Gela. “Le accuse arrivate dal Movimento 5 Stelle? Come al solito, sono capaci di fare solo i falsi moralisti”. Il gettone che fa discutere. Il consigliere comunale del Partito Democratico Salvatore Gallo risponde così alle critiche arrivate, ieri sera durante la riunione dei capigruppo consiliari, dal grillino Vincenzo Giudice. L’esponente a cinquestelle, infatti, ha nettamente contestato la previsione di un gettone di presenza per tutti i componenti della commissione d’indagine sul ciclo dei rifiuti. “Quando votammo l’istituzione della commissione – ha detto Giudice – veniva escluso qualsiasi compenso e, adesso, è rispuntato il gettone di presenza”.
“La loro proposta non è mai stata depositata nè votata”. Per Gallo, coordinatore dei lavori di tutta la commissione d’indagine, però, il caso non esiste. “A questo punto – spiega – devo pensare che oltre ad essere falsi moralisti, i cinquestelle non siano assolutamente in grado di svolgere la propria attività in consiglio comunale. Loro proposero la commissione d’indagine ma non hanno mai depositato la richiesta sul tavolo del presidente del civico consesso. Di conseguenza, quando l’aula consiliare ha detto sì alla commissione d’indagine è scattato il normale sistema previsto dalla normativa in materia. Ovvero, i componenti di ogni commissione hanno diritto al gettone di presenza. Nella loro proposta, mai depositata, il gettone veniva tagliato. Mi sarei aspettato, vista la presenza in commissione del consigliere grillino Angelo Amato, che qualcuno si accorgesse dei gettoni riconosciuti anche al loro stesso rappresentante. Non capisco proprio dove sia lo scandalo? Stiamo parlando di una commissione che ha appena ottenuto la proroga del mandato e in poco meno di due mesi ha svolto ben quindici audizioni. Ogni componente, compreso il consigliere Amato che sta ben lavorando, è stato impegnato mediamente tra le quattro e le cinque ore a seduta. Dov’è il danno erariale? Pensassero ad altre commissioni che, allo stato attuale, non mi pare stiano producendo grandi risultati”. Alla fine, durante la riunione dei capigruppo consiliari di ieri sera, è arrivato il sì definitivo alla proroga per altri sessanta giorni dell’attività d’indagine svolta dalla commissione sul ciclo dei rifiuti. Il capogruppo a cinquestelle Vincenzo Giudice, però, ha appunto chiesto il taglio del gettone di presenza.