Gela. Sicuramente, è uno strano asse. Di certo, è una specie di patto
tra gentiluomini, raro in questi tempi.
“Questi sono i risultati dell’accordo trasversale!”. Le commissioni comunali sono state stravolte dopo due anni e, tra qualche giorno, i consiglieri dovranno trovare la loro nuova collocazione. Tra le polemiche, l’assise civica ha approvato una modifica della composizione di quattro commissioni su sei. Allora, il dem Carmelo Orlando e il grillino Vincenzo Giudice, presidente e vicepresidente, seppur ancor per poco, della commissione comunale sviluppo economico, si sono stretti metaforicamente la mano. Niente nuove convocazioni in una commissione che sta per essere sciolta e, quindi, niente gettoni di presenza. “Ho parlato con il presidente Carmelo Orlando – dice il grillino Giuidice – e lui è assolutamente d’accordo. Sarebbe inutile convocare nuove sedute quando, tra pochi giorni, dovremmo cambiare commissione. Sarebbe uno spreco inutile. Ecco il risultato dell’accordo trasversale. Hanno smembrato una commissione che, in due anni, ha prodotto tanti risultati”. In realtà, l’asse va anche oltre, perché Orlando e Giudice contestano quanto deciso in aula. Il Pd, fin dall’inizio, si era opposto alla nuova griglia e la posizione di Giudice, adesso destinato alla sesta commissione cultura, sembra escludere che i grillini abbiano detto sì all’accordo trasversale tra centrodestra e pezzi del centrosinistra che ha portato allo stravolgimento di quattro commissioni. “A cosa serve convocare nuove riunioni della commissione sviluppo economico? – si chiede il vice capogruppo del Pd Orlando – non abbiamo bisogno del gettone di presenza. Una cosa è certa, l’accordo trasversale che ha portato al cambio delle commissioni non fa onore alla politica. Si sono accordati pezzi del centrosinistra e il gruppo di centrodestra per fare cosa? E’ un paradosso. La nostra commissione sviluppo economico, in due anni, ha prodotto risultati, adesso siamo riusciti a far arrivare in aula un importante provvedimento che, se approvato, potrà avviare l’iter per il declassamento dell’area agricola locale a zona svantaggiata, un passaggio essenziale per avere più finanziamenti. Per tutta risposta, mi trasferiscono in commissione bilancio. Cosa dovrebbe fare un medico come me, senza competenze contabili, in commissione bilancio? Ho già deciso che mi dimetterò, non parteciperò alle riunioni”. La fronda atipica, questa volta, ha due volti, quello dem e quello a cinquestelle.