Gela. Lo sciopero è finito martedì notte ma il quartiere residenziale La Cittadella di Marchitello è ancora immerso tra i rifiuti. Siamo a giovedì e nessuno si è premurato a ripulire strade, marciapiedi e aiuole dall’immondizia e dagli scarti di prodotti lasciati dagli ambulanti che ogni martedì l’affollano. I residenti hanno scritto in redazione e segnalato con foto lo stato di degrado in cui versa l’area. C’è di tutto: cassette di frutta, ortaggi, sacchetti sparsi, rifiuti organici e indifferenziati.
“Se lo sciopero è durato due giorni perché il quartiere continua ad essere sporco? – chiedono i residenti – E’ già successo la settimana scorsa ed il problema riguardava la discarica chiusa, ora lo sciopero degli operatori”. Eppure il contratto relativo al servizio di raccolta dei rifiuti contempla il pagamento di 73mila euro annui per la pulizia dell’area del mercato settimanale. Ci chiediamo se qualcuno controlla il rispetto dei contratti affidati a terzi.
fate una bella multa a tappeto a tutti quelli del mercato…come a quelli del mercatino vicino la stazione invece di prendervela con la tekra!
quelli delle bancarelle del mercato laciano tutto sparso a terra senza avere la decenza di lasciare la spazzatura differenziata e messa da parte…ogni uno la mette a terra dove gli pare….invece di incolpare la tekra fate i verbali a quelli del mercato!e’ indecente cio’ che lasciano ogni volta che smontano!
Una amministrazione degna del suo significato, a cui tiene a cuore la legalità e la salute pubblica, e non curante degli interessi economici degli ambulanti (molti abbusivi) che oltremodo si portano fuori dal nostro territorio.
In un paese normale con un Sindaco normale, avrebbero dovuto sospendere il mercato sapendo a priori del disaggio e dell’allarme sanitario a cui si è andato in contro.
Non ci sono scusanti in quanto lo sciopero indetto dal sindacato, come la chiusura anche se poi momentanea di Timpazzo erano già previsti, saputi e concertati.
Mimi e compagni sono distratti dalla ricerca smodica di una nuova compagine politica che li metta al riparo di quel dissesto finanziario annunciato che li porterà a dover confrontarsi con la città tutta e non da meno con gli enti giudiziari di competenza.
E nel contempo i cittadini vivono barricati in casa dovuti agli odori nauseabondi degli scarti di fratta e olive l’asciati per le strade.
Ovviamente la scarsa gestione dei problemi non giustifica il mancato controllo sui rifiuti lasciati dagli ambulanti, ma si continuano a perpetrare multe ai residenti gelesi che abbandonano i rifiuti per strada (cosa buona e giusta), ma perché non riservare lo stesso trattamento anche ai tanti-simi ambulanti che vengono a sporcare Gela e come contropartita si portano la nostra economia altrove?
Buon lavoro alla Magistratura.