Francesco, 13 anni, ha sentito dire a casa che l’inquinamento dell’aria, del mare e del terreno causato dall’industria chimica, nei prossimi anni diminuirà. Si parla di “rispetto dell’ambiente”…
Ma il suo sguardo nel frattempo e’ attirato dai cumuli di rifiuti abbandonati in molti angoli delle strade e, tra i rifiuti, vi sono anche oggetti fabbricati con sostanze non biodegradabili…
Ha visto in Tv il messaggio promozionale dell’Expo 2015 di Milano. Si parla del rapporto dell’uomo con il pianeta Terra e con il cibo e le nuove tecnologie della catena alimentare nel “rispetto dell’uomo “. Ma a proposito di nuove tecnologie alimentari, si ricorda che un giorno che accompagnò la mamma al supermercato, noto’ che prima di comprare qualunque cibo confezionato, la mamma leggeva l’etichetta allegata alla confezione, stando attenta agli “additivi” contenuti in quell’alimento (gli additivi sono conservanti, coloranti, ecc. segnalati con la sigla “E” seguita da un numero), perché possono dare delle reazioni di intolleranza anche gravi. Alcune ditte tengono a precisare che il loro prodotto e’ “senza conservanti e coloranti”. Improvvisamente gli torna in mente il ricovero urgente in ospedale di suo cugino Luigi, di 10 anni, avvenuto alcuni mesi fa.
Pronto soccorso dell’ospedale
Luigi e’ stato condotto al PS dell’ospedale perché improvvisamente, mentre si trovava a casa nella sua nuova stanzetta ( non era andato a scuola perché giorno festivo) e’ diventato rosso nel corpo, con macchie di varia grandezza, ed ha cominciato ad avere difficoltà respiratoria.
Medico (M)- Signora, cosa ha mangiato stamattina suo figlio?
Signora (S)- Come le altre mattine, biscotti con il latte.
M- E poi, essendo a casa, ha consumato qualche brioscina o caramelle colorate o bevuto qualche bevanda? (alimenti che possono contenere additivi come coloranti e conservanti)
S- No, sono sicura. Niente di tutto questo.
M- Negli ultimi tempi ha cambiato dentifricio, sapone, bagno schiuma, shampoo, detersivi per la biancheria, ecc.? (prodotti per la pulizia del corpo e della casa che possono contenere varie sostanze chimiche come coloranti, conservanti, parabeni, ecc. che possono dare la sintomatologia che ha Luigi).
S- Si, dentifricio e sapone compro quello che mi capita, e poi sicuramente ho cambiato il detersivo della biancheria e alcuni prodotti per la pulizia della casa.
M- Negli ultimi tempi, ha comprato nuovi mobili?
S- Si, Luigi ha una sua nuova stanzetta ( i mobili nuovi possono contenere vernici, solventi, colle, preservanti del legno: tutte sostanze che possono non essere tollerate)
M- Signora, a questo punto non è facile capire la causa della patologia di suo figlio, anche perché puo’ essere presente in contemporanea più di una causa. Adesso somministreremo dei farmaci di pronto soccorso e poi faremo dei test specifici.
Si può essere soggetti ad una sensibilità chimica solo a qualche sostanza o avere una sensibilità chimica multipla. L’intolleranza può essere permanente o transitoria. Per la diagnosi, utile e’ eseguire dei patch test per sostanze chimiche inalanti e da contatto ed allontanare le sostanze sospette.
Anche con i guai che può combinare, non possiamo fare a meno della chimica, la quale ci circonda da quando al mattino ci alziamo fino a sera.
Dottor Antonino Bianca Pediatra
http://www.studiomedicobianca.it