La causa persa e un maxi pignoramento alla tesoreria del Comune, bloccati due milioni e mezzo di euro

 
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Gela. Mentre l’amministrazione comunale, nel tentativo di fare cassa, ha deciso di vendere ai privati il diritto di proprietà sulle aree Peep, quelle dei tanti complessi residenziali costruiti negli scorsi anni (che hanno falcidiato le casse dell’ente a suon di espropri “allegri”), per il municipio arriva un’altra mazzata. I conti sono tutt’altro che floridi e adesso ci si mette pure un pignoramento da oltre due milioni e mezzo di euro. Somme bloccate alla tesoreria comunale e che, per ora, non potranno essere utilizzate dall’ente, se non dietro autorizzazione di un giudice. Una specie di fulmine e senza neanche il cielo sereno. Tutto scaturisce da una sentenza, emessa lo scorso anno dai magistrati civili del tribunale, che proprio davanti all’ennesimo caso di esproprio illegittimo, dispone la condanna del municipio, neanche costituito, al pagamento di 635 mila euro come indennità di esproprio, oltre ad un milione di euro per la copertura dell’indennità di occupazione. Ma non finisce qui, perché i giudici hanno imposto a Palazzo di Città pure il versamento di circa 51 mila euro, a titolo di spese.

Un pignoramento da oltre due milioni di euro. Così, i legali dei ricorrenti, che hanno ottenuto il verdetto favorevole dai giudici, hanno mosso il passo successivo, con il pignoramento da due milioni e mezzo di euro alla tesoreria comunale. Una decisione che rischia seriamente di mandare in tilt le casse del municipio, che devono già sopportare il blocco delle spese straordinarie, deciso dalla Corte dei Conti, dopo la bocciatura del bilancio di previsione 2016 e dei consuntivi 2015 e 2016. Il sindaco Domenico Messinese e i suoi assessori cercano di correre ai ripari e con una delibera ufficiale hanno dato mandato di individuare un legale. Dovrà non solo opporsi al pignoramento ma anche proporre istanza di revocazione, contro la sentenza che mette di nuovo in apnea le casse comunali, già falcidiate da pesantissimi debiti maturati nella gestione del servizio rifiuti e monitorate dai magistrati della Corte dei Conti.

3 Commenti

  1. Ma un articolo un po più dettagliato nn si può avere? Quale causa ?quale esproprio? a favore di chi è la sentenza? Mah !mai una volta che si possa leggere una notizia completa di nomi e cognomi

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