Gela. Cordoglio per la morte dell’operaio cinquantottenne Gaetano Accardi, vittima di un tremendo incidente all’interno di uno dei cantieri per la rete idrica a Manfria. “Non si strumentalizzi la vicenda”. Vicinanza alla famiglia dell’operaio di Riesi viene espressa dai componenti del comitato spontaneo Torre di Manfria. Sono proprio loro, tutti residenti nella frazione balneare, a lanciare un messaggio ulteriore. “Siamo assolutamente vicini alla famiglia dell’operaio morto – spiegano – allo stesso tempo, invitiamo tutti, compresa la politica, a non strumentalizzare la vicenda. Tutto ciò non può pesare sul progetto per la rete idrica di Manfria che i residenti, pur pagando tutti i canoni, non hanno mai avuto. La magistratura, di certo, arriverà ad ogni conclusione necessaria. Non a caso, c’è un’indagine in corso su quanto accaduto”. Da settimane, oramai, va avanti la polemica legata proprio al progetto privato per la rete idrica di Manfria. Lavori assegnati al gruppo Divina Acquedotti e finanziati dagli stessi residenti, ognuno dei quali si è già impegnato al pagamento della propria quota. La rete idrica di Manfria ha scatenato una vera e propria contesa tra l’amministrazione comunale, che appoggia il progetto privato, e la società italo spagnola Caltaqua, titolare del servizio idrico integrato, contraria a qualsiasi gestione esterna del servizio.