Genova. Dopo la chiusura delle indagini, arriva la richiesta di rinvio a giudizio.
Per i magistrati della procura di Genova, anche il trentaquattrenne Guido Morso e il padre sessantunenne Vincenzo devono andare a processo.
L’omicidio Di Maria. I due gelesi sono accusati di aver avuto un ruolo principale nell’omicidio del ventottenne Davide Di Maria. Il giovane venne ucciso, nel settembre dello scorso anno, all’interno di un appartamento della Molassana a Genova. Per i pm liguri, ad ucciderlo sarebbe stato proprio Guido Morso, il padre Vincenzo, da decenni ritenuto vero referente di cosa nostra gelese a Genova, lo avrebbe spalleggiato. Il sessantunenne e altri due indagati, Marco Mor N’Diaye e Christian Beron, rispondono di rissa aggravata dalla morte di Di Maria. Per gli investigatori, quanto accaduto nell’appartamento sarebbe riconducibile ad una rivalità tra le piazze di spaccio genovesi. I Morso avrebbero chiesto un incontro a Di Maria per regolare un debito contratto dal giovane. Come confermato anche davanti ai magistrati, Guido e Vincenzo Morso si sarebbero presentati armati all’appuntamento. Avrebbero avuto due pistole. Dall’autopsia, però, è emerso che Di Maria morì dopo aver ricevuto una coltellata. Anche per questa ragione, Guido Morso, in più occasioni, ha escluso di aver ucciso il rivale. I pm della procura di Genova, invece, ritengono che dietro all’omicidio ci sia proprio il trentaquattrenne. Adesso, si attende la fissazione dell’udienza preliminare.