Gela. Sette anni e quattro mesi di reclusione a fronte degli otto anni e quattro mesi comminatigli dal giudice dell’udienza preliminare in primo grado.
Gli spari. Reggono le accuse, anche in appello, nei confronti del giovane Mirko Russello. Era accusato di duplice tentato omicidio. Sarebbe stato lui, in sella ad una moto, a sparare ad un rivale tra le strade di Settefarine. L’altro giovane riuscì ad evitare i colpi. Un proiettile, però, raggiunse di striscio un muratore impegnato in alcuni lavori nella zona. Ad impugnare il verdetto di primo grado è stato il suo difensore di fiducia, l’avvocato Flavio Sinatra. La difesa ha sempre escluso la premeditazione. Russello, dopo alcuni giorni di latitanza, venne arrestato dai poliziotti del commissariato. Ha negato, comunque, di aver avuto l’intenzione di uccidere. I primi spari, in base a quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero stati esplosi lungo la 117 bis Gela-Catania. I giudici della Corte di appello di Caltanissetta, così, hanno ridotto la condanna, seppur di poco. Non è da escludere il ricorso in Cassazione.