Gela. Disabile e costretta a vivere, insieme alla famiglia, all’interno di un appartamento già messo all’asta, senza riscaldamenti e, come se non bastasse, senza alcun sussidio comunale. Nel gennaio di due anni fa, la vita della piccola Naomi Celona si fermò all’interno di un’abitazione di via Amato: colpita da un vecchio televisore mentre si trovava in vacanza da parenti, finì in coma per settimane.
Adesso, a Busto Arsizio, dove vive da anni con i genitori, la sua quotidianità si muove tra i confini della continua emergenza. La madre Aurora Cocchiara ha più volte chiesto un sostegno ai funzionari comunali di Busto Arsizio ma nessuna risposta è arrivata: solo un contributo da ottanta euro per un trasferimento da casa ad un centro di cure specializzato. Dopo il coma e le gravissime lesioni provocatele dal pesante televisore, la piccola è costretta a convivere con disabilità permanenti.
“Devo badare anche ad altre due figlie e senza un lavoro stabile – spiega la madre – non so più come andare avanti”. Oggi, la piccola Naomi ha sei anni ed è costretta a vivere all’interno di un’abitazione senza riscaldamenti oramai dallo scorso ottobre.
“Si fa quel che si può – aggiunge la madre – anche con una semplice stufa”. La famiglia gelese, da anni al nord per sfuggire alla disoccupazione, si trova a dover sostenere una realtà sempre più difficile.
Fino ad oggi, vicini e conoscenti hanno contribuito con aiuti, anche economici. Adesso, però, la piccola Naomi avrebbe bisogno di un supporto sociale che, di certo, non può tradursi nella sola indennità firmata dai funzionari dell’Inps lombardo.