Gela. “Ho pensato di lasciare stare, ritirandomi da questa contesa politica. Nel mio lavoro, non sono mai stato abituato a subire atti di questo tipo”. “Ho pensato di ritirarmi…”. Antonio Torrenti, candidato al consiglio comunale nella lista del Megafono, confessa tutti i suoi timori dopo l’azione costata l’incendio della sede elettorale di corso Salvatore Aldisio. “Ho ricevuto una chiamata telefonica da parte del presidente Rosario Crocetta che mi ha invogliato a proseguire – spiega – non riesco a dare una spiegazione a quanto accaduto. Sono stati alcuni miei conoscenti a informarmi dell’incendio che intanto stava danneggiando la sede. Mi sembrava fosse uno scherzo”. Le indagini avviate dagli agenti di polizia del commissariato, dopo i rilievi effettuati dagli specialisti della scientifica, proseguono. Si valuta la possibile presenza d’immagini registrate dai tanti sistemi di videosorveglianza della zona, densamente occupata da attività commerciali d’ogni tipo.
“Io sono pulito!”. “A questo punto – conclude Torrenti – proseguo l’impegno politico che ho assunto ma rimane un enorme rammarico. Io sono pulito. Non sono io che devo fermarmi, sono loro che devono rispettare le regole civili di convivenza, politiche e non”. A fianco di Torrenti, da alcuni anni responsabile di un consorzio d’imprese che opera nel settore delle costruzioni e dell’impiantistica, si è schierato Enrico Vella, tra i vertici locali del Megafono. “E’ un atto che preoccupa – spiega – e che non deve essere sottovalutato. Non si può assistere a una campagna elettorale segnata da episodi di questo tipo. Noi siamo con Antonio che è un volto pulito della politica”.