Gela. La Raffineria Gela abbandona definitivamente la chimica. Oggi chiude l’impianto Polietilene, ultima catena della filiera che produceva materie plastiche.
La sua chiusura era stata già annunciata a margine della presentazione del piano di rilancio dell’Eni su Gela. Un programma che prevede investimenti per 700 milioni di euro, la produzione di gasolio e nessun licenziamento. Da ieri però l’ultimo pezzo di impianto che ricordava la chimica è sparito. L’impianto chiuso ed i circa 70 dipendenti distribuiti in altri settori. A molti di loro è stato proposto di trasferirsi in altre raffinerie Eni sia d’Italia che dell’estero, con tanto di incentivo economico. Ma sulla chimica non si torna indietro. Il Polietilene è ritenuto antieconomico per le politiche aziendali del cane a sei zampe. La domanda infatti è limitata nel corso dell’anno e mantenere un impianto in perdita non rientra nelle strategie aziendali. Sapendo che la produzione sarebbe stata interrotta molte aziende agricole del ragusano hanno acquistato notevoli quantità di materie plastiche (soprattutto pallet). E’ un materiale molto versatile ed una delle materie plastiche più economiche. Gli usi più comuni sono come isolante per cavi elettrici, film per l’agricoltura, borse e buste di plastica, contenitori di vario tipo, tubazioni, strato interno di contenitori asettici per liquidi alimentari (“Tetra Brik Aseptic”) e molti altri. La produzione del polietilene è iniziata circa 60 anni fa. Alla Raffineria di Gela l’impianto è stato realizzato nel 1982.
La sua chiusura provoca problemi per l’indotto, tant’è che già un mese fa gli autotrasportatori hanno inscenato una forma di protesta per impedire la dismissione dell’impianto di polietilene. I tir hanno sostano davanti le vie d’accesso alla Raffineria Eni di Gela perché temono di perdere il posto di lavoro. Sono coinvolti 110 camionisti associati a quattro consorzi. Gli autotrasportatori sanno che l’impianto non verrà più rimesso in marcia anche se formalmente la sua chiusura è è prevista entro il 31 dicembre.