Gela. L’incarico è stato affidato al perito Lirio Miloni.
La perizia per ricostruire i fatti. Sarà l’esperto a occuparsi della nuova perizia che dovrebbe fare maggiore chiarezza intorno alla dinamica dell’uccisione dell’edile trentottenne Francesco Martines. Per quei fatti, davanti ai giudici della corte d’assise d’appello di Caltanissetta c’è il cinquantenne Angelo Meroni. Venne già condannato in primo grado, dal gup Fabrizio Molinari, a sedici anni di reclusione. E’ stato il legale di Meroni, l’avvocato Davide Limoncello, a chiedere una nuova perizia. Richiesta accolta dai giudici. Il tecnico avrà il compito di ricostruire la dinamica e le traiettorie dei colpi che raggiunsero Martines a bordo della vettura guidata da Meroni nella zona di via Dell’Acropoli. La perizia, inoltre, si estenderà anche all’ipotesi di tentato omicidio che venne contestata all’imputato. Meroni, secondo i magistrati della procura, avrebbe cercato di colpire due stretti parenti della vittima, intanto a bordo di un’altra vettura. Il tecnico avrà sessanta giorni di tempo per depositare le conclusioni. Una richiesta dello stesso tipo era stata inoltrata dall’avvocato Limoncello anche in primo grado. Stando alla difesa, ci sarebbero diverse incongruenze nella ricostruzione portata avanti dagli inquirenti. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile con l’avvocato Flavio Sinatra. Si ritornerà in aula il prossimo 15 luglio.