Gela. Nell’inverno appena iniziato, dopo gli anni della pandemia dovuta al Covid 19 che continua a mietere vittime, un altro virus epidemico sta avendo un forte impatto sui nostri servizi sanitari e sulla popolazione, in particolare nei bambini e negli anziani: l’Australiana .
È quanto ci si aspettava, data la quasi totale abolizione delle misure di protezione attivate negli ultimi due anni, per cui la circolazione dei virus risulta totalmente priva di limitazioni.
Fin dalla fine di agosto si era notata una insolita circolazione dei virus influenzali stagionali che poteva essere considerata un allarme epidemico poiché i dati rilevati erano quelli in genere riportati quando l’epidemia raggiunge il suo picco, di solito tra gennaio e febbraio.
A partire da ottobre l’influenza ha cominciato a colpire soprattutto i bambini in età prescolare.
“Ad aggravare la situazione- dichiara la farmacista Elisa Orlando, titolare della farmacia Venezia – è la carenza di farmaci antiinfluenzali e sciroppi per la tosse che si verifica già da alcuni anni, ma che nello scenario odierno crea diverse difficoltà perché non ci permette di rispondere in modo adeguato al numero di richieste che cresce di giorno in giorno.”