L’austerity colpisce la festa della patrona: Poche luci e tanta devozione

 
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Gela. Nessun botto alla vigilia. Il tradizionale sparo, che per decenni ha annunciato l’inizio dei festeggiamenti della patrona, non c’è stato. La spending review ha segnato anche l’organizzazione dell’evento religioso-popolare in onore di Maria santissima d’Alemanna.

I tagli si erano avvertiti già alla presentazione del programma religioso, con l’assenza degli eventi di contorno alla Patrona. Non è stata rinnovata la classica gara ciclistica tra le vie del centro storico e nemmeno il caratteristico gioco del “Palliantino”. Quest’ultimo, secondo l’assessore Giuseppe Ventura si svolgerà, in forma ridotta, oggi pomeriggio.
Non la pensano allo stesso modo gli organizzatori abituali del “Palliantino” i quali additano l’amministrazione comunale per non essere stati contattati. Questa casualità ha già ridimensionato il gioco che da circa un secolo si svolge nei tre giorni che precedono la ricorrenza dell’8 settembre.
Sono diminuite anche le luci artistiche e alcune delle strade principali della città che generalmente ospitano la processione rimarranno al buio.
Monsignore Grazio Alabiso non commenta la mancanza dei botti e, escludendo una diminuzione delle luminarie, preferisce parlare di “percorso diverso da quello tradizionale deciso per sottolineare l’anno della fede. La processione – assicura padre Alabiso – si snoderà anche nelle strade periferiche del centro storico rinnovando la tradizionale tappa in ospedale con la visita agli ammalati del simulacro della patrona”.
Questa sera la festa si concluderà con i soliti fuochi d’artificio che segneranno anche la chiusura del “Festival del golfo” e della mostra “Sperone art” allestita in via Pisa.

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