L’assalto alla posta di Settefarine, a caccia della banda: “Troppi stanno tacendo…nessuno ha visto o sentito”

 
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Gela. Dopo l’assalto di due settimane fa all’agenzia postale di Settefarine, con tanto di cassaforte abbandonata a circa settecento metri di distanza e un’auto data alle fiamme, gli inquirenti cercano di dare un volto agli autori dell’azione.

“Nessuno sembra aver visto o sentito…”. Non è da escludere che il gruppo fosse composto non solo da locali ma anche da complici di altre zone. “Non escludiamo nulla – spiega il dirigente capo del commissariato di polizia Francesco Marino – alo stato attuale, stiamo proseguendo nelle indagini”. Chi ha agito mirava non solo alla cassaforte ma anche al sistema bancomat, a sua volta scardinato, probabilmente utilizzando un mezzo pesante. Gli investigatori non trascurano nulla, a cominciare dalle immagini riprese dai tanti sistemi di videosorveglianza della zona. Dagli uffici del commissariato, però, trapela molta delusione davanti alle tante reticenze di testimoni chiamati a rendere le proprie dichiarazioni davanti agli investigatori. “Sembra che nessuno abbia visto o sentito nulla – commenta lo stesso dirigente di polizia – quest’atteggiamento, assunto soprattutto da chi non vuol capire che i tempi sono ormai cambiati, non aiuterà chi ha messo a repentaglio l’incolumità dei residenti del quartiere”. Gli inquirenti, insomma, continuano a dare la caccia alla banda che ha assaltato l’ufficio postale, sventrandolo quasi per intero e mettendolo fuori uso senza riuscire comunque a portare via il denaro.

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