L'area di crisi complessa? E chi l'ha vista! I segretari confederali scrivono a Crocetta

Gela. Cosa sta facendo la giunta regionale davanti all’esigenza di dichiarare l’area di crisi complessa in città? Stando ai segretari provinciali confederali di Cgil, Cisl e Uil, decisamente poco. I...

17 dicembre 2014 12:07
L'area di crisi complessa? E chi l'ha vista! I segretari confederali scrivono a Crocetta - Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro chiedono un accelerazione per il passaggio dall'Ato all'Ati
Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro chiedono un accelerazione per il passaggio dall'Ato all'Ati
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0-segretari.jpgGela. Cosa sta facendo la giunta regionale davanti all’esigenza di dichiarare l’area di crisi complessa in città? Stando ai segretari provinciali confederali di Cgil, Cisl e Uil, decisamente poco.

I confederali scrivono alla RegionePer questo motivo, Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro hanno ufficialmente scritto alla presidenza regionale. Senza un’iniziativa dell’ente siciliano al ministero dello sviluppo economico, tutto rimarrà vano. Un passo, quello della dichiarazione di area di crisi complessa previsto dal protocollo generale d’intesa sulla vertenza Eni.

Neanche il ministero del lavoro risponde. Non arrivano risposte da Palermo e, allo stesso tempo, non giungono buone nuove neanche dal ministero del lavoro sul fronte dell’eventuale tranche di ammortizzatori sociali straordinari che permetterebbe a molti operai dell’indotto di respirare. Almeno da questo punto di vista, il protocollo d’intesa tarda a concretizzarsi mentre diverse aziende dell’indotto dello stabilimento Eni continuano ad optare per la cassa integrazione davanti all’evidente carenza di commesse. Altre società, invece, hanno oramai esaurito qualsiasi ammortizzatore.

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