Gela. Dietro solo all’Ilva di Taranto e alla centrale termoelettrica di Brindisi. La raffineria Eni di contrada Piana del Signore, secondo i dati resi noti dagli esperti dell’Agenzia europea dell’ambiente, sarebbe il terzo impianto
industriale più inquinante in Italia: il cinquantesimo, invece, in tutt’Europa. Le indicazioni arrivano da un rapporto prodotto dall’agenzia europea che ha fatto i conti intorno agli effetti prodotti dall’impatto industriale sulla popolazione continentale, senza tralasciare il caso italiano e, in particolare, quello gelese.
L’inquinamento dell’aria e i gas serra prodotti dall’industria in Italia fra 2008 e 2012 sono costati alla società, in base al rapporto, fra 26 e 61 miliardi di euro.
Una ricerca che bacchetta pesantemente l’Italia. Non solo, Gela, Taranto e Brindisi. Nella classifica, compaiono anche la raffineria di Augusta della Esso, la Saras raffinerie sarde Spa a Sarroch, la centrale di Vado Ligure a Quiliano e la centrale elettrica di Fiume Santo.
