Iv-Di Stefano, convergenze possibili ma per ora nessun patto comune di governo
I renziani sono ben consci che un patto progressista e civico con il “modello Gela” potrebbe diventare realtà nel prosieguo. La cortina di ferro con il resto del centrosinistra cittadino è ormai consegnata al passato
Gela. L'accordo per le provinciali di secondo livello c'è stato e alla luce del sole. Tra i renziani di Italia Viva e il sindaco Di Stefano le distanze non sono più quelle della campagna elettorale di un anno fa, quando Iv scelse di stare con l'ingegnere Grazia Cosentino. Il sì a Di Stefano, per le provinciali, ha agevolato un'altra intesa, quella tra il primo cittadino e i nisseni di “Area Civica”, che hanno eletto al consiglio provinciale Annalisa Petitto. Una convergenza di intenti che però non avrà effetti immediati in città. Il gruppo di Italia Viva rimane all'opposizione del “modello Gela” del sindaco. Nessuna contrapposizione politicamente virulenta ma non è tempo di patti già finalizzati. Sicuramente, Renzi ha voluto con forza un rientro in grande stile tra le file progressiste e a livello locale Iv non farà le barricate, tutt'altro. Gli esponenti locali non escludono che un progetto comune, con le sigle del “modello Gela”, potrà concretizzarsi ma non a stretto giro. Il coordinatore provinciale Giuseppe Ventura, all'indomani delle provinciali, ha fatto l'appello per il ritorno all'agorà dello scorso anno, quando gli stessi renziani condivisero ragionamenti con i civici del sindaco, i dem e i pentastellati, poi diventati asse essenziale del governo cittadino. Il balzo verso la giunta, comunque, non è così scontato e al momento non sembra attrarre troppo il gruppo Iv. Il dialogo con il sindaco, a conclusione delle provinciali, non è ripreso. Nessuna guerra all'amministrazione comunale ma per Italia Viva sarà una fase di riflessione. I renziani sono ben consci che un patto progressista e civico con il “modello Gela” potrebbe diventare realtà nel prosieguo. Nelle prossime settimane, si dedicheranno al tesseramento. La cortina di ferro con il resto del centrosinistra cittadino è ormai consegnata al passato.
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