Gela. Un candidato che sia espressione del gruppo locale ci sarà sicuramente, in vista della volata verso le prossime regionali. L’ha assicurato il senatore renziano Davide Faraone, che in serata ha partecipato all’assemblea di Italia Viva. Proprio il senatore è il trait d’union tra il partito locale e i riferimenti nazionali. Ha spiegato, tra le altre cose, che la collocazione in vista delle urne del prossimo autunno non è stata ancora decisa. “Il fronte progressista non ha una linea comune – ha detto – e ci sono posizioni divergenti su temi come i termovalorizzatori o il Ponte sullo Stretto. Il centrodestra invece sembra troppo schiacciato sul ruolo di Fratelli d’Italia”. I renziani non escludono l’opzione di un fronte, magari affidato ad un sindaco sulla scia di Lagalla, che possa attirare le forze centriste e moderate. I vertici del partito, comunque, vogliono aspettare anzitutto l’esito delle primarie progressiste. Il coordinatore provinciale Giuseppe Ventura e quelli cittadini Rochelio Pizzardi e Nadia Di Francesco erano presenti al dibattito. Italia Viva ha rivendicato le ragioni che hanno condotto a lasciare la giunta Greco, con le dimissioni dell’ex assessore Cristian Malluzzo, che aveva una delle deleghe più delicate, quella all’ambiente e ai rifiuti. Nessun ripensamento, anzi. “La fondatezza della nostra decisione viene confermata da quello che si vede in città, con i rifiuti in giro e una situazione difficile per l’assenza di vera pulizia”, ha detto Ventura. Lo strappo con il resto della maggioranza si è concretizzato sul servizio rifiuti e più in generale sul decoro urbano. Lo stesso coordinatore provinciale Ventura, che della giunta Fasulo fu assessore, ha voluto richiamare quel passato. “Non capisco perché davanti ad una manifestazione così importante come la mostra sul mito di Ulisse, con la nave greca, il sindaco dimentichi sempre di ricordare che le operazioni per il recupero della nave iniziarono con l’amministrazione Fasulo. Venne chiuso un accordo con Eni per il finanziamento della struttura dove collocare i resti recuperati”, ha detto. Ventura è ritornato su una programmazione considerata carente. “C’è una mostra di caratura internazionale ma senza un calendario di eventi correlati – ha aggiunto – così come manca un vero e proprio calendario di eventi per l’estate”.
Una programmazione approssimativa che è una delle ragioni dell’addio di Italia Viva, richiamato nel corso del confronto, al quale hanno partecipato esponenti di tutto il territorio provinciale, che si sono dati appuntamento al “Ginger” sul lungomare. Nelle prossime settimane, si faranno i nomi dei candidati scelti per il progetto renziano. Il coordinatore cittadino Rochelio Pizzardi, di recente, ha spiegato che ci sono diversi dirigenti locali che potrebbero essere chiamati a dare un contributo. Non sono da escludere neanche colpi di scena, con outsider che potrebbero corrispondere ad un identikit più giovane, come quello di Giuseppe Perna (tra i responsabili territoriali). Tanto dipenderà dalle scelte di strategia e per molti una candidatura forte potrebbe essere quella dell’avvocato Emanuele Maganuco.