Gela. L’artista Giovanni Iudice, da sempre impegnato anche in un territorio non sempre semplice come l’impegno civile, ha scelto di dire la sua e di farlo attraverso una sua rubrica, una collaborazione periodica con la nostra testata. E’ lui stesso a tracciare i contorni di quello che sarà “Senzatitolo”.
“Ringrazio il Quotidiano di Gela per questo invito che accetto volentieri. Sono anni che scrivo ininterrottamente sui social e pubblico le mie opere con grande sostegno da tutta Italia e di molti gelesi. I miei successi sono il frutto della mia perseveranza lontana dal clientelismo di ogni sorta. Avrò mille difetti, ma cerco l’acutezza del ragionamento rispetto alle problematiche locali in cui l’impegno civile è fuori dal coro e senza appartenenze di partito. In questi lunghi e difficili anni di Gela, ho rifiutato molti incarichi dalla politica perché ritengo necessario stare lontano dal compromesso, per me essere un uomo libero vale più di ogni guadagno ipocrita. 20 anni fa dissi che l’antimafia di Gela è sostituibile alla mafia per la stessa logica di potere che si è dimostrato vera, ma allora molti mi criticavano. Non mi è mai piaciuta la tacita coercizione sia dei poteri che del mercato dell’arte in riferimento alla mia professione. Il mondo è pieno di falsi profeti e la commedia all’italiana di Alberto Sordi ci ha spiegato con chiarezza come siamo fatti sia nel piccolo che nel grande. Il problema italiano e in particolare al sud, è deontologico, ove nessuno sta fermo nel proprio posto per vezzo di faciloneria e furbizia. Parleró della mia città liberamente, e se il caso di citare figure pubbliche per dire la mia ma senza offese alla dignità e dunque, l’opinione sul Quotidiano di Gela, che mi vedrà impegnato presto, non sarà la faciloneria della polemica politica come ovvio terreno del consenso. Il livore sta ovunque e la bellezza pure, quella della vita che noi tutti perseguiamo e lo dico con grande responsabilità ed equilibrio, come la stima da parte vostra che ricambio nel migliore impegno possibile e dedizione per la mia martoriata e amata città”.