Gela. Via Miramare, cuore di un centro storico spesso ai margini, “a Nino”. La riappropriazione degli spazi passa anche dalla memoria di una città che cerca di riconoscersi in chi ha lasciato una traccia nel vissuto quotidiano. Così, il maestro Giovanni Iudice, durante “Eventi urbani”, manifestazione voluta da “Civico 111”, ha scelto di destinare lo spazio di via Miramare alla memoria, anzitutto visiva, di “Nino”, uomo mite e sempre ben voluto dalla comunità. Una vita la sua che ha attraversato il tempo secondo la cadenza degli uomini semplici ma che segnano la consuetudine urbana.
Iudice l’ha voluto omaggiare, fuori dai clamori, per dargli una presenza nelle strade che ha percorso per tutta la vita, andandosene poi in silenzio, come fanno gli uomini puri di spirito che segnano il tempo. “Nino” è la seconda opera che Iudice ha voluto legare ad “Evanti urbani” dopo “L’asino diffidente” di via Morello.