Gela. Le indagini condotte dalla procura, procuratore capo Fernando Asaro e sostituto Federica Scuderi, sono scattate nei confronti della società Eurograni, dopo il fallimento, ed hanno portato agli arresti domiciliari di Giuseppe Massimo Barranco. Indagati a piede libero sette professionisti, compresi quelli del collegio sindacale. Le attività, condotte dai finanzieri del gruppo di Gela, coordinati dal capitano Giuseppe Gradillo, e da quelli del nucleo di polizia economico-finanziaria di Caltanissetta, tenente colonnello Giuseppe Ialacqua, hanno permesso di ricostruire una distrazione dei fondi dalla società Eurograni alla società Mediterranea, con sede a Catania, effettuata proprio da Giuseppe Massimo Barranco.
Viene contestato, complessivamente, ad otto persone anche il falso in attestazioni e relazioni.
Si tratta dei componenti del Cda della Eurograni.
Secondo il procuratore capo, Fernando Asaro, “le società movimentavano 70-90 milioni di euro sui mercati internazionali dei grani” e lo stesso Barranco “ha causato – aggiunge il pm Federica Scuderi – un aggravamento del dissesto della Eurograni. Complessivamente ha distratto circa due milioni di euro dalla società Eurograni alla società Mediterranea, con sede a Catania, che prima si occupava di immobiliare”.