Isola 28 raffineria, in Regione il progetto per l'impianto di bonifica
L'impianto di bonifica si lega a una serie di opere connesse


Gela. L'attività di bonifica delle aree interne nel sito locale di Eni passa anche dai tavoli della Regione. Eni Rewind ha provveduto a trasmettere all'assessorato territorio e ambiente tutta la documentazione tecnica per un progetto che prevede l'attivazione di un impianto di bonifica “in situ”, con tecnologia Multi phase extraction. Le attività sono previste nell'isola 28 di raffineria, nell'ambito dell'Area 13. Dal sottosuolo, con questo sistema, verranno estratti i contaminanti in “fase vapore, libera o disciolta, contenuti nella zona insatura, nella frangia capillare e nell’acqua sotterranea”, così riporta la relazione che Eni Rewind ha fatto pervenire a Palermo, per dare il via alla fase istruttoria. L'impianto di bonifica si lega a una serie di opere connesse. Nelle carte si fa riferimento a trentadue pozzi di estrazione, cinque pozzi di monitoraggio e alle linee di collegamento tra i pozzi di estrazione e l'impianto. L'iter avviato è finalizzato alla valutazione Vinca. Nel tempo, sono stati sottoscritti diversi protocolli istituzionali che impegnano la multinazionale a procedere con le attività di bonifica nello stabilimento locale, da qualche anno riconvertito a bioraffineria, con la cessazione del ciclo tradizionale degli idrocarburi.