Investimenti per lo sviluppo, si riunisce il “decision board” con politica e imprenditoria

 
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Gela. E’ un’eterna questione in un territorio che spesso e volentieri fa molta fatica a essere attrattivo. Quello degli investimenti è il capitolo più importante che ha indotto l’amministrazione comunale a istituire il cosiddetto “decision board”, del quale fanno parte rappresentanze politiche e imprenditoriali, oltre a quelle della formazione. Attivato sul finire dello scorso anno, al momento non è stata ancora raggiunta la fase operativa, vera e propria. In campagna elettorale, il sindaco Di Stefano, così come gli altri candidati alla fascia tricolore, accolse l’invito degli industriali, affinché si potessero condividere temi strategici per lo sviluppo. La prossima settimana è in programma una riunione del “decision board”. Di Stefano indicò i consiglieri comunali Faraci e Pellegrino, in rappresentanza di maggioranza e opposizione. Del board fanno parte i vertici confindustriali Gianfranco Caccamo e Ignazio Manduca, Francesco Castelli della “Kore” di Enna, gli imprenditori Antonio Perdichizzi e Vincenzo Scerra (indicato come presidente) e ancora la dirigente scolastica Viviana Aldisio. L’intento prevalente è di mantenere un tavolo permanente, aperto alle istanze produttive e alle esigenze di sviluppo locali, per tracciare linee determinate.

Diversi strumenti istituzionali, che avrebbero dovuto agevolare questi percorsi, dopo anni non hanno ancora posto il cambio di passo che ci si attendeva. Il protocollo d’intesa del 2014 ha avuto le garanzie solo degli investimenti di Eni mentre i fondi delle compensazioni vanno attivati prima possibile per gli interventi in città. L’accordo di programma per l’area di crisi si appresta all’ennesimo rinnovo ma con in cassa ventuno milioni di euro mai confluiti in investimenti. Il contratto istituzionale di sviluppo, infine, non ha mai visto la luce.

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