Gela. Le fortissime preoccupazioni esternate sugli investimenti che in città, semplicemente non ci sono, rappresentano solo la “fetta” più consistente di un’economia dell’intero territorio provinciale che fa fatica a reggersi sulle proprie gambe. I vertici della Fillea-Cgil, con il segretario provinciale Francesco Cosca, si fanno promotori, insieme ai loro riferimenti regionali, di una richiesta di incontro, da inoltrare all’assessore alle infrastrutture Marco Falcone. L’obiettivo primario è valutare lo stato dei progetti e degli investimenti. “La Fillea provinciale denuncia il collasso del settore delle costruzioni e ribadisce un concetto dal valore assoluto, se non riparte il “mattone” non si conoscerà alcuna ripresa economica. Un concetto, quello menzionato, che risale a tanti decenni fa e vale in Italia e nel resto del mondo poiché la misura anticiclica per eccellenza è proprio quella infrastrutturale, fatta anche da tanti piccoli interventi, privati e pubblici. All’ombra di un dibattito eterno, fare o non fare il ponte sullo stretto di Messina – dice Cosca – si celano anni di inerzia delle pubbliche amministrazioni che invece se hanno opere pubbliche cantierabili devono subito avviare le gare d’appalto e se non hanno opere cantierabile devono rapidamente provvedere all’individuazione di un progetto e renderlo esecutivo, cioè completto di tutti i pareri che per norma vengono richiesti, solo così il vasto territorio della provincia di Caltanissetta potrà vedere la luce”. I numeri sono sempre al ribasso, nonostante opere strategiche.
“Non stiamo narrando un sogno ma ciò che già è avvenuto in questi anni per la costruzione dello scorrimento veloce Agrigento-Caltanissetta, in fase di completamento. E’ la più grande opera pubblica del sud Italia con migliaia di addetti impegnati nelle varie fasi di lavorazione e centinaia di piccole, medie e grandi aziende impiegate nel sistema delle forniture di beni e servizi. La provincia di Caltanissetta ha chiuso l’anno 2019 e iniziato l’anno 2020 da ultima in classifica per qualità della vita. Ha chiuso e iniziato l’anno con il lancio di una vertenza nazionale utile a sbloccare e rigenerare il territorio. I punti della rivendicazione messi in campo dalla Cgil di Caltanissetta, condivisi da quella siciliana, sono noti a tutti. La vertenza è stata adottata da un pezzo dello Stato, espressione di questo territorio. Ministro, viceministro e parlamentari, a loro la Fillea- Cgil si appella per uscire dal guado sapendo che il tempo non è un fattore neutro ma strategico e ciò che può essere realizzato oggi in tema infrastrutturale va fatto di corsa, siamo già in ritardo. Ci riferiamo a strade di collegamento tra i Comuni del Vallone, al potenziamento della rete autostradale dato che viaggiare sul gommato è a tutt’oggi la via più scelta, al completamento della Gela-Siracusa progettata cinquanta anni fa. Il nostro territorio – conclude Cosca – deve pensare alla costruzione di una nuova stagione di edilizia abitativa, i sindaci hanno un ruolo fondamentale perché i Comuni sono stazioni appaltanti e hanno la possibilità di intercettare tutte le forme di finanziamento per opere pubbliche, restauro e turismo. Non farlo è una scelta pessima, cioè la negazione della politica che invece ha il dovere di creare le condizioni di sviluppo così da favorire l’occupazione sana, antidoto essenziale per una seria lotta alla mafia”.