Niscemi. Ricordare l’enorme lascito culturale e l’impegno civile di Andrea Camilleri, intitolandogli una via oppure una piazza della città. La richiesta è stata inoltrata al sindaco Massimiliano Conti da Fulvio Pepi, delegato della Rete universitaria nazionale. In una missiva, Pepi spiega le ragioni dell’intitolazione. “Molti lo considerano un vero “ambasciatore Siciliano” nel mondo. Come poter dire diversamente. Attraverso i suoi libri e i suoi romanzi ci ha fatto e ci fa “assaporare” l’essenza delle tradizioni – scrive – degli usi della nostra terra ed ha fatto riscoprire, nel mondo, una Sicilia lontana dagli stereotipi negativi: una terra da amare, da scoprire, fino in fondo. Nella sua immaginaria “Vigata” ha voluto proiettare quelle città che sono anche comunità – come la nostra – nella forma più realistica possibile, con le bellezze ma anche con le debolezze che oggi noi tutti viviamo”.
“La morte di Andrea Camilleri, avvenuta poche settimane fa, ha creato in noi Siciliani grande sgomento, poiché in maniera lapalissiana ha lasciato un vuoto – incolmabile – nel mondo culturale ma, soprattutto, nella nostra società sempre più “arida” di cultura – si legge ancora – spetta a noi, soprattutto come istituzione, onorare e ricordare donne e uomini di grande levatura come Andrea Camilleri. Essendosi altresì battuto contro il razzismo imperante della politica dei porti chiusi”. Pepi chiede al sindaco Conti di sottoporre la proposta al consiglio comunale, di modo da accelerare e dare lustro al ricordo dell’intellettuale, da poco scomparso.