Gela. Quando l’emergenza Covid sarà messa alle spalle, anche se i tempi non si prevedono brevi, il tessuto economico locale, come hanno fatto già capire sindacati e organizzazioni datoriali, dovrà essere ricostruito quasi del tutto. Il governo regionale, però, ha concluso un accordo con il ministero dello sviluppo economico. Circa 430 milioni di euro, cofinanziati dal governo e dalla Regione, andranno a rafforzare diversi settori strategici, ma anche programmi già definiti. Così, tra le varie destinazioni individuate dal governo regionale ci sono anche le aree di crisi complessa, “con particolare riferimento alle zone di Gela e Termini Imerese”, si legge in un comunicato ufficiale della presidenza della Regione. Il presidente Nello Musumeci, l’assessore Domenico Turano e il ministro Stefano Patuanelli hanno concluso l’accordo di programma, che individua le fonti di finanziamento. Dovrebbero essere stanziati fondi ulteriori per un’area di crisi complessa, che ad oggi si è rivelata quasi fallimentare.
“Si tratta di uno straordinario strumento di sviluppo e di rilancio dell’economia siciliana – ha detto l’assessore Turano – che diventa ancora più prezioso per riuscire a superare i danni creati dall’emergenza sanitaria”. Avere risorse finanziarie in più rispetto ai soli venticinque milioni dell’accordo di programma (rimasti quasi del tutto inutilizzati), potrebbe essere una spinta importante, per tentare di risollevare le sorti di un’economia cittadina, nuovamente sull’orlo del baratro. Anche in questo caso, toccherà ad Invitalia convogliare risorse e coordinarle, nella speranza che gli esiti siano decisamente differenti rispetto al mezzo fallimento dell’accordo di programma.
