Gela. L’intesa potrebbe anche arrivare, ma dopo il vertice fiume di sabato scorso, continuano ad esserci non pochi distinguo nel gruppo che dovrebbe mettersi sulle spalle la coalizione di centrodestra. Manca un vero e proprio accordo (soprattutto sul nome del candidato a sindaco) tra leghisti, esponenti di Fratelli d’Italia e l’area “dissidente” forzista. Neanche l’intervento in prima persona della deputata nazionale azzurra Giusi Bartolozzi ha consentito di alzarsi da quel tavolo con un’intesa di massima. La riunione prevista per oggi, salvo sorprese, non dovrebbe tenersi. Salviniani, coordinatori di Fratelli d’Italia e berlusconiani non riescono a trovare l’intesa giusta. Ognuno cerca di spingere il proprio candidato di riferimento. Se i leghisti sembrano intenzionati a non mollare la pista che porta a Giuseppe Spata, presidente del circolo messo su con il benestare del senatore Stefano Candiani e del deputato nazionale Alessandro Pagano, i forzisti rappresentati dalla deputata Bartolozzi vorrebbero puntare tutto sull’ex vicepresidente del consiglio comunale Salvatore Scerra. Sul capogruppo uscente all’assise civica ci sarebbe principalmente la base del partito, anche quella che non si rifà alla deputata. In questa fase, però, i “dissidenti” azzurri non possono garantire il simbolo elettorale di Forza Italia, in mano al coordinatore provinciale Michele Mancuso, che non sembra affatto disponibile a sostenere la soluzione Scerra. L’ex consigliere comunale, però, pare intenzionato a non fare passi indietro. Dagli esponenti del gruppo di Giorgia Meloni, invece, sarebbe stato messo sul tavolo un altro nome, quello dell’avvocato Tommaso Vespo. Vorrebbero puntare su un volto totalmente nuovo, ritenendolo un profilo professionale elevato e necessario per andare oltre la tradizionale nomenclatura locale.
Al momento, non c’è un punto di incontro. Da quanto trapela, sarebbe saltato anche il confronto tra i tre potenziali candidati a sindaco. Non mancano i punti interrogativi anche se c’è chi intende chiudere entro i prossimi giorni. Sulla decisione, però, peseranno sicuramente i movimenti dei fedelissimi del presidente della Regione Nello Musumeci, che si sono appena dati un’organizzazione interna ufficiale, ma anche quelli dei centristi che hanno come riferimento l’ex consigliere comunale Vincenzo Cirignotta. Senza dimenticare il “civico” Lucio Greco che potrebbe attrarre consensi di centrodestra, a cominciare da quelli della Forza Italia ufficiale di Mancuso e del coordinatore cittadino Filippo Incarbone.