Gela. Espropri mal concepiti che, non è la prima volta, costeranno salati alle casse comunali. Il tassametro conta cifra 531.387,04 euro.
Tanto dovrà essere pagato ai proprietari di due diverse aree occupate, e solo successivamente espropriate, per consentire l’avvio di altrettanti cantieri, compreso quello del complesso residenziale la Cittadella, nella zona di Marchitello.
Come se non bastasse, verranno pagati non solo i legittimi proprietari ma anche il commissario ad acta nominato dalla regione per vigilare sul rispetto di due sentenze, praticamente gemelle, emesse dai giudici del Tar di Palermo ai quali si erano rivolti gli ex proprietari per ottenere l’osservanza di quanto già sancito dai giudici della corte d’appello di Caltanissetta. Ovvero, bisognerà pagare e prima possibile.
In un caso, quello relativo all’esproprio messo a segno nell’area della Cittadella, l’ammontare complessivo da saldare è di 338.962,84 euro; nel secondo, invece, bisognerà sborsare 192.424,20, con tanto di parere contabile non favorevole “qualora il pagamento dell’intero importo dovesse avvenire nell’esercizio 2014”. Insomma, qualcosa non è girata per il verso giusto.
I due espropri, trasformatisi con l’andar del tempo in debiti fuori bilancio, sono arrivati in consiglio comunale e approvati. Peccato, però, che il commissario ad acta, “suo malgrado”, sia dovuto comunque intervenire. I funzionari di Palazzo di Città non avrebbero calcolato in maniera corretta gli interessi spettanti agli ex proprietari.
I numeri emersi in municipio sarebbero stati decisamente inferiori a quelli previsti. Ci ha pensato il commissario ad acta a rivederli al rialzo. Peraltro, solo in un caso, quello della Cittadella, è scattato in extremis il sì dei proprietari alla famosa rateizzazione del pagamento. E’ arrivato il no al pagamento a rate, invece, da parte degli ex proprietari che attendono gli oltre 192 mila euro.