Gela. Una vera e propria vertenza, ancora non risolta”. Il segretario confederale Ugl Andrea Alario si riferisce al grande tema, a oggi insoluto, delle infrastrutture sul territorio. Nell’area gelese, il porto rifugio e l’eterna Gela-Siracusa erano addirittura tra i riferimenti inseriti nel protocollo di intesa di undici anni fa, sottoscritto per la riconversione della raffineria Eni. La nuova tangenziale, inoltre, dovrà vedere l’avvio dei cantieri, “in tempi precisi”, sottolinea Alario. C’è poi la crisi agricola che si collega a dighe non più in grado di invasare. Ancora, l’adeguamento della Gela-Catania e della Gela-Manfria, in direzione di Licata, senza dimenticare il fondamentale asse viario ex Asi. “L’intera viabilità del territorio, compresa quella dei centri limitrofi e dell’area nord della provincia – aggiunge Alario – va migliorata. Non si possono rischiare casi di quasi totale isolamento. Tutti, istituzioni, politica e parti sociali, devono dare un contributo fattivo. I fondi e i sistemi di finanziamento non mancano. La politica deve essere vigile. Come sindacato siamo sempre pronti a interloquire, se ce ne sarà data l’opportunità. La pianificazione deve essere ad ampio raggio”.
La viabilità, la portualità, le dighe e ancora le opere strategiche, non possono attendere passaggi istituzionali, che spesso finiscono nel nulla oppure si arenano. “Portiamo avanti iniziative condivise – conclude Alario – serve una precisa pianificazione e se necessario un tavolo permanente, di concerto con le istituzioni del territorio”.