PALERMO (ITALPRESS) – Circa centocinquanta infermieri siciliani si sono riuniti davanti la sede della presidenza della Regione Siciliana, a Palermo, aderendo allo sciopero nazionale indetto dal sindacato Nursind, per protestare contro le poche misure arrivate a loro tutela dopo quasi due anni di emergenza sanitaria. “Valorizzare gli infermieri per migliorare l’assistenza ai cittadini. Gli applausi non bastano”, si legge in uno dei cartelli che hanno esposto. I sanitari, che si sono battuti con tutte le loro forze per contrastare la pandemia, chiedono “Stipendi adeguati agli standard europei. Non siamo eroi ma professionisti. Lottiamo per una miglior qualità delle cure, condizioni di lavoro più umane”, scrivono in un altro cartello.“Siamo arrivati allo sciopero perchè da tempo chiediamo una strategia di cambiamento delle condizioni di lavoro e del precariato – spiega il coordinatore regionale di Nursind, Salvatore Calamia -. Ci avevano promesso un’indennità infermieristica, ma poi è andata in fumo perchè è stata inserita in un contratto che non si sa quando verrà stipulato, ci avevano promesso condizioni di lavoro migliori e questo non è successo. Il virus è stato più veloce delle istituzioni. Abbiamo gli stipendi più bassi d’Europa e ci chiamano eroi, adesso basta”. “Ci siamo fermati perchè sembra che siamo al primo giorno di pandemia – ha aggiunto Aurelio Guerriero, segretario provinciale Nursind -. Ancora ci sono bandi per assumere il personale, ma quello attuale è già allo stremo delle forze. Abbiamo i permessi bloccati, le ferie bloccate. Non riusciamo più a garantire il minino di qualità dell’assistenza. In questi mesi siamo stati riempiti di elogi e pacche sulle spalle, ma riconoscimenti nulla”.(ITALPRESS).