Industria e patologie, la giunta lavora con Rinciani: Siciliano, “per la ricerca non escludiamo fondi privati”

 
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Gela. Negli scorsi mesi, l’amministrazione comunale ha scelto il pediatra Antonio Rinciani come consulente scientifico. Uno studio genetico. Un’attività gratuita finalizzata ad individuare soluzioni praticabili per portare in città un istituto di ricerca e cura sul fronte delle patologie da industrializzazione. Il medico, da anni impegnato proprio nell’affrontare queste patologie, e la giunta hanno avviato la collaborazione, cercando di definire i primi obiettivi da raggiungere. Da quanto trapela, la direzione intrapresa sarebbe quella di avere in città una vera e propria equipe specializzata nello studio genetico. Si mirerebbe, insomma, a comprendere l’eventuale incidenza di alcune patologie, legate alla presenza industriale, sul patrimonio genetico dei cittadini. A seguire l’intera vicenda, per conto della giunta, è il vicesindaco Simone Siciliano. “La scelta di Rinciani – dice – è stata ponderata. Abbiamo deciso di affidarci ad un esperto di pediatria che segue casi veramente molto gravi. Ci sono stati i primi contatti, finalizzati a tracciare un cronoprogramma”. Tra  punti interrogativi dell’intera vicenda, c’è però l’individuazione di risorse finanziarie, in grado di sostenere il peso economico di strutture di ricerca comunque molto complesse. Nessuno, almeno da questo punto di vista, sembra escludere l’ipotesi di utilizzare anche fondi privati. La questione, allo stato attuale, è ancora al vaglio dell’amministrazione comunale. “Non escludiamo nulla – conclude Siciliano – a noi, interesserebbe dare risposte ai cittadini colpiti da gravissime patologie. Non bisogna dimenticare neanche le compensazioni Eni. Di certo, sono fondi spendibili, che spettano alla città”.   

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