Industria e malattie, la giunta chiama Rinciani: sarà consulente a titolo gratuito per l’avvio di un istituto di ricerca

 
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Gela. Collaborerà con la giunta comunale, a titolo gratuito, con l’obiettivo di ottenere il via libera governativo alla realizzazione, in città, di un centro d’alta specializzazione per lo studio e la cura delle patologie da industrializzazione.

Lo studio delle patologie da industrializzazione. Così, il sindaco Domenico Messinese, con un proprio provvedimento, ha scelto il medico Antonio Rinciani come consulente scientifico dell’amministrazione comunale. Il pediatra, da anni ormai, segue proprio la vicenda delle gravissime piaghe sanitarie causate dalle patologie da industrializzazione. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è di ottenere tutte le necessarie autorizzazioni all’avvio di un istituto di ricovero e clinica con carattere scientifico, un cosiddetto Irccs. Rinciani ha più volte promosso iniziative di questo tipo, tenendo a battesimo anche una fondazione, Vita Ora. L’idea della collaborazione gratuita è in cantiere da alcuni mesi e lo stesso medico non aveva nascosto l’intenzione di poter scendere in campo, con l’unico obiettivo di attivare tutti i necessari canali istituzionali pur di arrivare al risultato dell’istituzione di un centro d’alta specializzazione in città. Peraltro, la giunta comunale ha “ripescato” un progetto per lo studio delle malformazioni neonatali, presentato dieci anni fa dagli studiosi dell’Università di Catania e adottato dall’allora amministrazione. Proprio Antonio Rinciani, già in quel periodo, era stato nominato responsabile scientifico dell’intero progetto. Adesso, probabilmente anche per rispondere alle critiche arrivate soprattutto dai consiglieri comunali del Movimento cinque stelle, il sindaco Domenico Messinese ha deciso di approfittare della disponibilità e delle conoscenze scientifiche del pediatra. Tra le contestazioni mosse dai grillini, infatti, c’è soprattutto quella legata ad una presunta superficialità dimostrata dalla giunta rispetto ai danni causati dall’industria locale, con in testa quelli ambientali e alla salute.

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