Gela. Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della Icos serbatoi, azienda impegnata nell’indotto della bioraffineria. Dalla scorsa settimana, i dipendenti locali hanno iniziato a manifestare tutto il loro dissenso rispetto alle strategie della proprietà che non pare per nulla incline a convertire a tempo indeterminato i contratti in essere, nonostante gli impegni iniziali. In questo periodo, dodici sono stati prorogati, sempre a tempo determinato, fino a gennaio. Ci sono stati invece sei licenziamenti. La segreteria Cobas, guidata dal sindacalista Francesco Cacici, ha dichiarato lo stato di agitazione. Questa mattina, gli altri operai dell’indotto hanno voluto conoscere la situazione dei lavoratori Icos. Hanno ritardato l’ingresso nello stabilimento di contrada Piana del Signore.
Con le commesse ottenute da Icos, i lavoratori attendevano un passo in avanti della proprietà, così da formalizzare contratti a tempo indeterminato, che a oggi non si sono concretizzati. I dipendenti si sono inoltre opposti al taglio di una delle pause previste durante la giornata in cantiere. Sono fermi dalla scorsa settimana, in attesa di aperture alla trattativa.