Indotto Eni, rottura tra imprenditori e sindacati: “Comune assente sull’accordo di programma”

 
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Gela. L’incontro, atteso da tempo, non ha contribuito a rasserenare

gli animi nei rapporti tra gli imprenditori dell’indotto Eni e i sindacati, sia confederali sia quelli che rappresentano metalmeccanici ed elettrostrumentali.
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“Uso smodato delle agenzie interinali”. Per gli imprenditori di Confindustria e Legacoop, i protocolli verrebbero rispettati, anche sul piano delle assunzioni in fabbrica. I sindacati, però, non ci stanno e rompono nuovamente i rapporti. “Manifestiamo preoccupazione per la non concretizzazione di alcune soluzioni che attraverso la volontà delle parti consentirebbero di dare risposta immediata a più di cento lavoratori metalmeccanici – scrivono in una nota congiunta i confederali di Cgil, Cisl e Uil e i metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm – che dopo diversi anni di cassa integrazione, mobilità e contratti di solidarietà non hanno più avuto la possibilità di lavorare in nessuna azienda dell’indotto. Sicindustria e Legacoop devono prendere coscienza dei fatti, di ciò che accade in parecchie imprese e cioè l’uso smodato di agenzie interinali, di pensionati e di tanti altri lavoratori che scavalcano gli aventi diritto come sancito da tanti accordi sindacali”.
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Accordo di programma senza risultati. I sindacati, a conclusione del vertice, chiedono risposte immediate anche a Comune e Regione, a cominciare dall’accordo di programma fermo da due anni. “Il sindacato denuncia il fermo dell’accordo di programma e l’insuccesso delle aree libere bonificate da due anni a disposizione di nuovi insediamenti industriali – concludono – il sindacato, a differenza del Comune e della Regione Siciliana, non ha mai partecipato a nessuna riunione sull’accordo di programma, spesso ha assistito a fiumi di parole e ore di interviste che nulla di concreto hanno portato al territorio. Noi, lo affermiamo con determinazione e coscienza, non siamo disposti a tollerare tempi incerti, i lavoratori vanno subito ricollocati garantendo diritti e sicurezza nel lavoro”.   

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