“Indignazione e proposte, vogliamo governare la Sicilia”, Di Paola: “Di Stefano affidabile”

 
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Il parlamentare Ars Nuccio Di Paola

Gela. “Indignazione, per come sta governando il centrodestra, ma anche una forte capacità di proposta per governare i Comuni e la Regione”. Il parlamentare Ars del Movimento cinquestelle Nuccio Di Paola, dopo la maratona di fine 2024 che ha condotto al voto della legge finanziaria e del maxiemendamento, comprensivo dello “sblocca royalties”, parla da leader di una dimensione politica, locale e non solo, tutta concentrata intorno al blocco progressista-civico. Il successo alle amministrative gelesi, con la vittoria del sindaco Terenziano Di Stefano, ancora una volta è il punto di partenza. “Stiamo dimostrando che tra mille difficoltà, comprese quelle del dissesto, si possono avere risultati. Il sindaco Di Stefano esprime affidabilità. Il 2025 sarà l’anno del bilancio stabilmente riequilibrato, che può consentire assunzioni in Comune e tasse ridotte, oltre ai servizi per i cittadini – sottolinea – penso che i prossimi mesi saranno quelli delle aperture. Sul museo dei relitti arcaici abbiamo stanziato in finanziaria quasi mezzo milione di euro, con risorse che comprendono anche l’allestimento della nave greca. Non ci sono più scuse. Macchitella Lab, a sua volta, va data alla città. Ci sono tanti cantieri già partiti o che stanno per prendere il via. Stiamo dimostrando che le forze alternative al governo Schifani, in Sicilia, e a quello Meloni, a Roma, possono governare i territori e non solo. Per vent’anni, le forze di opposizione, compreso il Movimento cinquestelle, hanno imperniato la loro strategia solo sull’indignazione. Cuffaro e i suoi, però, hanno governato ininterrottamente. Ora, dobbiamo mettere in campo indignazione e proposte. Questo vogliono i cittadini”. Chiaramente, Di Paola è tra i sostenitori della transizione che ha condotto i pentastellati a mettersi alle spalle la tradizione puramente grillina. La linea è quella dell’ex premier Giuseppe Conte, nel quale lo stesso vicepresidente Ars si rivede in pieno. Ormai, sembra piuttosto evidente che Di Paola possa essere tra i potenziali candidati alle prossime regionali, per segnare il cambio di governo rispetto al centrodestra, che allo stato appare comunque piuttosto solido.

“Il modello Gela dovrà essere il modello Sicilia – continua – stiamo lavorando in questa direzione. E’ l’unico modo per essere veramente alternativi a questo centrodestra. Lo “sblocca royalties” permetterà al nostro Comune di guardare oltre la sola soglia del dissesto. Sarà fondamentale, secondo me, il referendum contro l’autonomia differenziata. Dobbiamo portare al voto più elettori possibile. Non è un modello ammissibile quello che il governo nazionale vuole imporre nel silenzio del governo Schifani. Chi sosterrà il referendum può rivedersi nell’aggregazione alternativa al centrodestra”. Di Paola non chiude la porta neppure a formazioni che in città sono opposizione alla giunta Di Stefano. “Italia Viva? Ripeto, se si rivedono nel referendum contro l’autonomia differenziata, perché no? Non dimentichiamo però – precisa – che in città sono stati loro, liberamente, a scegliere di sostenere Cuffaro e il centrodestra. Non li ho mai attaccati mentre loro lo hanno fatto. Renzi fece cadere il governo Conte bis ma in Sicilia noi siamo un perno, ormai riconosciuto con i risultati. Se intendono fare autocritica e rivedersi nel nostro modello, le porte sono aperte”. Nella giunta del sindaco Di Stefano, che da tempo ha incassato la piena fiducia del Movimento cinquestelle, ci sono inoltre forze come l’Mpa, Azione e Sud chiama nord. Una molteplicità di sigle e di radici politiche che potrebbe rafforzare il progetto al quale pensa il vicepresidente Ars, che nelle settimane della finanziaria ha spesso fatto asse con il presidente dell’Assemblea, il meloniano Galvagno, e con esponenti di maggioranza, come il deputato FdI Salvatore Scuvera. Di Paola tende a scindere l’azione parlamentare da quella che poi sarà la strada per un modello che non si rivede per nulla nel governatore Schifani o nella compagine del premier Meloni. Si parte da Gela e dal sindaco Di Stefano, che a sua volta è l’alfiere politico di un’area civica ancora importante, almeno sul versante locale.

1 commento

  1. L’on. Di Paola o C’è o ci fa’.!!!!
    Di che cosa parla? È un personaggio che continua a millantare e a sparare fesserie quotidianamente.
    Ci queste continue dichiarazioni dimostra l’incapacità del vero senso di cosa sia la politica.
    N.b. vedi giudizio di Cateno de Luca e guarda caso in Giunta a Gela .

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