Gela. L’indagine avviata sull’impianto di compostaggio dell’Ato Cl2 in liquidazione è in corso e negli scorsi mesi il gip del tribunale ha disposto la nomina di due amministratori giudiziari, incaricati di portare avanti la società. Uno dei professionisti nominati, l’ingegnere Federico Vagliasindi, ad inizio settimana ha rinunciato, presentando le dimissioni. La scelta è stata formalizzata per gli “impegni accademici e professionali”, che non gli consentono di dedicarsi completamente all’incarico. La rinuncia è stata comunicata al gip del tribunale e l’altro amministratore, il commercialista Carmelo Blancato, ha emesso un provvedimento con il quale si dà atto della scelta di Vagliasindi. L’ingegnere, prima di congedarsi, ha comunque inoltrato al gip una nota con gli aggiornamenti sull’attività svolta sull’impiantistica dell’Ato rifiuti Cl2 e sulle connesse criticità ambientali, riscontrate nel corso delle verifiche condotte. A questo punto, il gip potrebbe decidere la nomina di un altro professionista, da affiancare a Blancato, che al momento rimane da solo alla guida dell’Ato. In estate, il sequestro dell’impianto di compostaggio è stato autorizzato per un’ipotesi di reato ambientale.
Ci sarebbero state irregolarità rispetto ad alcune vasche per la raccolta del percolato e sversamenti. Un’inchiesta, che non si incrocia con quella sul compostaggio di Brucazzi, era già stata avviata sulle due vasche che Ato gestisce a Timpazzo e che non sono più attive.