Indagine Ipab, difese hanno concluso: Mauro respinge accuse, decisione a dicembre

L'inchiesta dei pm della procura e dei carabinieri si concentrò sulla gestione dell'Ipab Aldisio

14 ottobre 2025 15:00
Indagine Ipab, difese hanno concluso: Mauro respinge accuse, decisione a dicembre  -
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Gela. La decisione del gup Serena Berenato, sia per quanto concerne il rito ordinario sia rispetto al giudizio abbreviato, è prevista per dicembre. Il magistrato si pronuncerà sulle posizioni di tutti gli imputati, coinvolti nell'inchiesta sulla gestione dell'Ipab "Aldisio". Questa mattina, per ore, i legali di difesa degli imputati che hanno optato per il giudizio abbreviato, così come avevano già fatto quelli che rappresentano gli altri coinvolti, hanno escluso irregolarità o anomalie. Gli investigatori concentrarono gli approfondimenti sul periodo di reggenza del cda da parte di don Giovanni Tandurella. Stando alle accuse, il sacerdote avrebbe favorito, dietro presunti patti corruttivi, l'intesa con la società privata "La Fenice", che per una fase riusci' a portare avanti le attività nella struttura pubblica di assistenza. A Tandurella vengono addebitate pure presunte acquisizioni di lasciati delle famiglie degli ospiti, pare dirottati a fini personali. Accuse che la difesa, con il legale Giovanna Zappulla, ha comunque respinto. Il rinvio a giudizio è stato già richiesto dal pm Luigi Lo Valvo proprio per il sacerdote e ancora per il riferimento della società "La Fenice", l'ingegnere Renato Mauro, per l'ex consigliere comunale e attuale dirigente provinciale di Fratelli d'Italia Sandra Bennici e infine per l'allora consigliere comunale, poi anche candidato a sindaco, Salvatore Scerra. Tutte le difese, con gli avvocati Giacomo Ventura, Flavio Sinatra e Valentina Lo Porto, hanno concluso escludendo le condizioni per il processo. Mauro, questa mattina, ha rilasciato dichiarazioni ribadendo che non ci furono irregolarità nell'intesa che aprì le porte dell'Ipab (struttura pubblica) alla sua società e negando condotte illecite degli altri imputati, legati a quell'iniziativa imprenditoriale. L'accordo tra l'Ipab e la società privata fu annullato dal commissario regionale Giuseppe Lucisano, insediatosi nella struttura. La procura, per il giudizio abbreviato, mesi addietro aveva definito le richieste di condanna, fino a due anni, rispetto alle posizioni del notaio Andrea Bartoli, di Giovanni Tirrito, Rosario Moscato, Anna Rita Tandurella, Benedetto Decaro, Giovanni Decaro, Denny Decaro, Matteo Vella, Francesca Mendola e Maria Palumbo. Nel giudizio c’è la società “La Fenice”. Parti civili sono ex ospiti dell'Ipab e loro familiari, con i legali Giuseppe Fiorenza e Liliana Bellardita, che hanno concluso per il riconoscimento della responsabilità penale degli imputati. Tra i legali di difesa, gli avvocati Filippo Spina, Francesco Incardona, Elio Lembati e Maria Alba Nicotra ed Enrico Trantino. La decisione, per tutte le posizioni, arriverà a dicembre, durante l'udienza oggi fissata dal gup.

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