Incidenti e feriti, una lunga sequenza: nelle strade cittadine è emergenza sicurezza

 
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L'intervento per un incidente stradale in via Tevere

Gela. Autovetture ribaltate lungo le arterie cittadine. Motociclette che abbattono pali della luce e delle indicazioni stradali. Pedoni arrotati e trascinati sull’asfalto. Non si tratta delle scene di un film d’azione ma di un drammatico resoconto di quanto accade quasi quotidianamente tra le vie della città. L’ultimo episodio, in ordine di cronaca, si è registrato la notte scorsa. Tre persone sono finite in ospedale per essere state travolte da una Fiat Punto che ha finito la sua corsa con le ruote in aria lungo l’arteria cittadina di via Recanati. Stavano scendendo da una Citroen C3 quando è sopraggiunta a tutta velocità una utilitaria della fabbrica di Torino. Forse, nel tentativo di evitarli, il conducente della “Punto” avrebbe effettuato una manovra istintiva sfociata nel ribaltamento senza, per questo, evitare l’impatto. La scena che si è presentata davanti ai primi soccorritori è stata raccapricciante. Solo per una fortuita coincidenza non c’è scappato il morto. Il bilancio dell’ennesimo incidente stradale tra le arterie cittadine è di tre feriti. I sanitari dell’ospedale “Vittorio Emanuele” hanno diagnosticato prognosi fino a venticinque giorni.
Sul posto, oltre ai militari dell’arma, si è rivelato indispensabile l’intervento dei vigili del fuoco e dei sanitari. Mentre le ambulanze prestavano i primi soccorsi ai feriti, i pompieri spostavano le autovetture per mettere in sicurezza via Recanati. I carabinieri, per agevolare gli interventi, in assenza della polizia municipale nelle ore notturne, sono stati costretti ad interrompere il transito veicolare.

La ricostruzione dei fatti, condotta dai carabinieri del locale reparto territoriale, confermerebbe la tesi che la Fiat Punto avrebbe colpito gli occupanti della Citroen mentre uscivano dall’abitacolo. L’incidente della scorsa notte non è, purtroppo, un caso isolato. sul lungomare Federico II di Svevia, alla presenza di molti bagnanti, poche ore prima, una motocicletta aveva incrociato la traiettoria di un’autovettura invadendo un marciapiede prima di piegare un palo della segnaletica stradale. Anche in questa circostanza il motociclista se l’è cavata con una leggera prognosi di guarigione ma resta il costante pericolo per i pedoni.
Sempre sul lungomare una Nissan Quasqai aveva invaso un marciapiede rimbalzando contro una seduta urbana prima di adagiarsi con due ruote sul parapetto. L’episodio si era registrato all’ora di pranzo e anche in quella circostanza, solo per una fortuita coincidenza, non transitavano persone. Emblematico anche lo scontro in pieno centro storico tra due autovetture con gli occupanti estratti dalle lamiere degli abitacoli contorti dai vigili del fuoco.
Il bollettino delle autovetture capovolte sui marciapiedi o contro le abitazioni è ancora troppo lungo e interessa quasi ogni rione della città. L’indice accusatorio è puntato contro l’alta velocità e solita carenza di controlli. Purtroppo, si parla anche di decessi mentre alcune persone, tra pedoni e podisti, continuano a lottare in centri di riabilitazione specializzati per tornare ad avere una vita accettabile.

1 commento

  1. A PROPOSITO DEL NUOVO TRATTO DI AUTOSTRADA ROSOLINI-ISPICA DELL’ETERNA
    INCOMPIUTA SR-GELA
    Che allegria!! Anche …benedizioni! Ma proprio sette anni e mezzo occorrevano per costruire appena poco più di sette chilometri di autostrada sino a Ispica? Non sembra solo ridicolo, se non fantascienza?? E le inchieste con i conseguenti ARRESTI, ….dov’erano? Non è forse risaputo che le comunicazioni sono la chiave per lo sviluppo dei popoli, come bene sapevano gli antichi romani 2000 anni fa, quando costruivano acquedotti e le strade consolari: l’Aurelia, la Flaminia, l’Appia, la Salaria etc.? Cosa mai allora si aspetta per il progetto, il finanziamento e l’appalto dei tronchi dal versante gelese, onde fare ripartire i lavori dalla nostra città, cercando almeno di recuperare l’enorme ritardo accumulato? Perché i soggetti, che ahinoi abbiamo eletto in quella zona, non si muovono subito in tale direzione? Forse che noi del gelese siamo figli di un dio minore? In particolare la giunta del sindaco Cristoforo Greco, i Comuni di Acate, Vittoria etc., la deputazione regionale e nazionale, il presidente ANCE, il commissario del consorzio della nostra provincia di Caltanissetta, i sindacati, e in particolare la CGIL, e specialmente il vice ministro dei trasporti, peraltro – si badi – NISSENO, Giancarlo Cancelleri, dove sono? Cosa fanno? Dormono? Battano finalmente un colpo tal …signori, e non ci facciano pentire di averli votati!! Facciano approvare i progetti, e subito, dal versante gelese, con i relativi finanziamenti, e allora ….avanti tutta, anche con turni h.24 come a Genova! Quale solerzia stanno dimostrando per l’autostrada anche e soprattutto da Gela tutti questi …signori, se si pensa che soprattutto gli amministratori locali devono essere interpreti dei bisogni delle popolazioni che amministrano, e quindi, all’occorrenza, devono fare …anche la voce grossa con chi di dovere!? E la magistratura, come anche le forze dell’ordine, finalmente vigilino con molta attenzione su tale settore di lavori pubblici, spesso “…pascolo” di malaffare in passato, facendo pure scattare le manette, ove occorra!
    Sveglia, e basta ….letargo!!

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