Gela. Gli incidenti domestici rappresentano una sfida costante per la sicurezza delle famiglie, e il 2024 si prospetta come un anno critico in cui l’aumento raggiunge livelli preoccupanti. Le statistiche dell’Istat indicano una crescita significativa rispetto agli anni precedenti, sottolineando la necessità di un approccio più consapevole alla sicurezza domestica. Il numero totale di incidenti domestici in Italia nel 2023 avrebbe registrato un incremento del 15% rispetto al 2022. Si stima che oltre 1,5 milioni di persone abbiano richiesto assistenza medica a seguito di incidenti verificatisi all’interno delle proprie abitazioni. Per questo motivo la presidente provinciale di FederCasalinghe lancia un invito a sottoscrivere la polizza assicurativa pensata per chi svolge un lavoro domestico. “Noto con rammarico che non si fa ancora la dovuta pubblicità a questa polizza che può veramente fare la differenza – ha dichiarato Graziana Cannadoro – il costo è irrisorio e chi rientra i determinati parametri ne è esente. È l’unico mezzo che tutela chi svolge attività domestiche. e copre tutti i rischi da infortunio per chi si dedica ad attività domestiche in maniera abituale, esclusiva e gratuita”. Secondo l’Istst nel 2023, più del 64% degli incidenti domestici vede come vittima una donna, il 22 % ha più di 80 anni. Oltre il 5% degli incidenti coinvolge i bambini e adolescenti da 0 ai 14 anni. Gli ambienti più pericolosi sono la cucina, soggiorno e camera da letto , scale, a causa di superfici scivolose o bagnate di sanitari, vasca, doccia, pavimento, ed ancora garage e giardino. Sono obbligati a stipulare la polizza gli uomini e le donne di età compresa tra i 18 e i 67 anni.
L’Inail ha però comunicato che è possibile iscriversi anche successivamente al 31 gennaio, data originaria di scadenza. La prima iscrizione deve essere fatta attraverso il portale INAIL. Nel caso di rinnovo il soggetto riceve l’avviso di pagamento PagoPA. Sono infine previsti alcuni casi di esenzione per chi ha reddito complessivo lordo inferiore a 4.648,11 euro annui o il nucleo familiare con un reddito complessivo lordo inferiore a 9.296,22 euro annui.