Inchiesta "The Wall", confermata misura in carcere per Ferrara: riesame esclude solo aggravante mafiosa
I pm della Dda di Caltanissetta e i carabinieri, lo considerano un riferimento di primo piano nel gruppo che, stando all'inchiesta, trafficava in droga e aveva la disponibilità di armi
Gela. I giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta, così come già deciso per altri coinvolti nell'inchiesta “The Wall”, hanno annullato, sul punto dell'aggravante mafiosa, per la posizione dell'avvocato Grazio Ferrara. I pm della Dda di Caltanissetta e i carabinieri, lo considerano un riferimento di primo piano nel gruppo che, stando all'inchiesta, trafficava in droga e aveva la disponibilità di armi. Gli inquirenti ritengono che gli indagati, compreso Ferrara, si muovessero sotto le insegne criminali del clan Rinzivillo. Già la scorsa settimana, l'aggravante di mafia era stata annullata per altri coinvolti, spesso monitorati in incontri e contatti telefonici con l'avvocato. Per il professionista, che da tempo aveva intrapreso altre attività, compresa la gestione di un bar a Macchitella, vengono confermate tutte le altre contestazioni che lo hanno portato in carcere, dove rimane detenuto. E' assistito dall'avvocato Salvatore Vitale e nel corso dell'interrogatorio di garanzia, successivo al blitz, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
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