Inchiesta "The Wall", avvio udienza preliminare slitta a gennaio: per l'accusa c'erano droga e armi

L'attività coordinata dai pm della Dda nissena e portata avanti dai carabinieri, si concentrò su un presunto vasto traffico di droga, secondo le accuse controllato da esponenti vicini alla famiglia di mafia dei Rinzivillo

10 dicembre 2025 22:14
Inchiesta "The Wall", avvio udienza preliminare slitta a gennaio: per l'accusa c'erano droga e armi -
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Gela. Partirà a gennaio l'udienza preliminare per i coinvolti nell'inchiesta “The Wall”. Una richiesta di rinvio avanzata da alcuni difensori, oggi, ha indotto il giudice a disporre una nuova data, appunto per il prossimo gennaio. L'attività coordinata dai pm della Dda nissena e portata avanti dai carabinieri, si concentrò su un presunto vasto traffico di droga, secondo le accuse controllato da esponenti vicini alla famiglia di mafia dei Rinzivillo. Gli inquirenti concentrarono gli approfondimenti sull'avvocato Grazio Ferrara, poche settimane fa condannato in via definitiva per i fatti dell'inchiesta “Exitus”, proprio per i rapporti con la famiglia di mafia dei Rinzivillo e con Salvatore Rinzivillo, ristretto sotto regime di 41 bis. Stando alle contestazioni, sarebbe stato “capo e promotore”, in grado di tenere contatti con il cittadino albanese Elvis Ziu, che si sarebbe mosso per la fornitura di consistenti carichi di droga. Il riesame, per Ferrara e per gli altri imputati, ha escluso la contestazione di mafia ma ha confermato per ulteriori capi di accusa. In udienza preliminare devono rispondere ai pesanti addebiti, inoltre, Giovanni Rinzivillo, Alessandro Peritore, Elvis Ziu, Luigi Belviso, Raffaele Belviso, Osvaldo Bocchieri, Nunzio Caci, Emanuele Del Noce, Claudio Di Leo, Giuseppe Emmanuello, Maria Grillo, Angelo Lorefice, Sergio Messana, Alì Messaoudi, Salvatore Morello, Flavio Nicastro, Giuseppe Nicastro, Daniele Nocera, Arnaldo Peritore, Antonino Raitano, Luigi Rinzivillo, Vincenzo Tilaro e Michele Tomasella. Per gli investigatori, nell'affare della droga un ruolo di rilievo lo avrebbero avuto sia Giovanni Rinzivillo sia Alessandro Peritore, con contatti nel mercato palermitano delle sostanze stupefacenti. Secondo i pm della Dda e i carabinieri, c'era la disponibilità di armi. Più volte, venne monitorato il bar “dei Muretti” a Macchitella, gestito da Ferrara e al cui interno si sarebbero tenuti incontri per pianificare la compravendita di sostanze stupefacenti. I coinvolti sono assistiti dagli avvocati Giuliano Sorrentino, Carmelo Brentino, Davide Limoncello, Rosario Prudenti, Giovanni Restivo, Domenico Trinceri, Dino Milazzo, Salvo Macrì, Salvatore Vitale, Vittorio Basile, Filippo Spina, Flavio Sinatra, Giuseppe Barba, Carmelo Tuccio, Ennio Condorelli, Giuseppe Cascino, Cristina Alfieri, Martina Petrantoni, Valerio Vianello Accorretti e Boris Pastorello.

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