Gela. La difesa ha avanzato istanza per una misura meno restrittiva rispetto ai domiciliari. L’imprenditore agricolo Giuseppe Verderame ha risposto al gip. Negli scorsi giorni è stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare. È accusato di aver imposto condizioni di lavoro non in linea con le regole contrattuali a diversi braccianti, sia italiani che stranieri. L’imprenditore, difeso dal legale Antonio Gagliano (nel corso dell’interrogatorio di garanzia è stato assistito anche dal legale Enrico Aliotta), ha risposto fornendo la propria versione dei fatti. L’indagine nei suoi confronti è stata avviata dai pm della procura e dai militari della guardia di finanza, che hanno individuato presunte irregolarità. La difesa ha prodotto anche documentazione per attestare l’idoneità dei rapporti lavorativi. L’imprenditore ha riferito di aver rispettato le condizioni previste e di aver sempre dato una possibilità di lavoro a chi ne ha avuto bisogno.
È andato a ritroso ribadendo che ormai da anni opera nel settore e che non aveva mai avuto problemi di sorta. Porta avanti la sua azienda nonostante le tante difficoltà che il settore locale patisce. L’indagine è in corso, in attesa anche di capire quale determinazione assumerà il gip.