Inchiesta royalties, conclusioni difese: anche legali dell'ex sindaco Greco escludono irregolarità
Si va verso la decisione del gup del tribunale
Gela. La decisione del gup del tribunale, il presidente Roberto Riggio, potrebbe arrivare al termine dell'udienza già fissata per il prossimo gennaio, sia per quanto concerne gli imputati che hanno optato per il giudizio abbreviato sia per quelli che non hanno fatto richiesta di riti alternativi. Ieri mattina, in aula, le difese dell'ex sindaco Lucio Greco, dell'allora assessore Grazia Robilatte e dell'ex componente del collegio dei revisori del Comune Salvatore Corso, hanno esposto per diverse ore le rispettive conclusioni, escludendo irregolarità, amministrative e tecniche, rispetto al capitolo dei fondi delle royalties estrattive. La procura ha già chiesto il rinvio a giudizio in ordinario e condanne per gli imputati in abbreviato (ad eccezione del solo ex commissario Rosario Arena per la cui posizione è stata avanzata l'assoluzione). I pm ritengono che i fondi incassati dal Comune per le royalties, in un certo lasso di tempo, sarebbero stati concentrati a copertura della spesa corrente e di “rilevanti debiti fuori bilancio”, in violazione delle norme. Sotto l'esame dei militari della guardia di finanza, finirono i rendiconti approvati per gli esercizi finanziari dal 2015 e fino al 2019. Secondo gli inquirenti, sarebbe stato generato un presunto “falso rispetto del patto di stabilità interno da parte del Comune”. Tra gli imputati che hanno scelto il giudizio abbreviato, pure i revisori Maria Assunta Cattuto, Graziano Ponzio, Salvatore Corso, Carmela Ficara, Giuseppe Nicoletti e Pietro Gioviale. Non hanno avanzato richieste in tal senso, invece, i difensori dell'altro ex sindaco Domenico Messinese e degli ex assessori al bilancio Fabrizio Morello e Danilo Giordano e dell'allora dirigente finanziario Alberto Depetro. Per loro, è stato indicato il rinvio a giudizio, contestato dai difensori, che a loro volta hanno avanzato le rispettive conclusioni, respingendo ipotesi di irregolarità. Gli imputati sono rappresentati dagli avvocati Flavio Sinatra, Antonio Gagliano, Salvo Macrì, Davide Ancona, Gualtiero Cataldo, Maria Platania, Venere Salafia Carmelo Passanisi e Antonio Palmieri. Ancora oggi, sotto dissesto comunale, la voce delle royalties tiene banco in Comune, con la Regione che ha autorizzato, per un tempo limitato, la destinazione a copertura del bilancio stabilmente riequilibrato, in deroga alla disciplina prevista.
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