Inchiesta “Mutata arma”, Cassazione conferma due condanne: indagine sul traffico di droga

 
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Gela. I giudici della Corte di Cassazione non hanno accolto i ricorsi avanzati dalle difese di due imputati, coinvolti nel blitz che venne ribattezzato “Mutata arma”. Sia in primo grado che in appello, la condanna per Angelo Gagliano e Massimo Castiglia fu a sei anni e otto mesi di detenzione. Decisione confermata dai magistrati romani. Le difese, sostenute dai legali Maurizio Scicolone e Francesco Villardita, hanno puntato sull’assenza di condizioni per ritenere sussistenti i reati più gravi relativi alla partecipazione al gruppo che avrebbe trafficato in droga. Cadde la contestazione di mafia ma venne confermata quella per le sostanze stupefacenti.

E’ stata invece stralciata la posizione di Rosario Vitale, difeso dal legale Flavio Sinatra. Verrà trattata successivamente. Per altri coinvolti nello stesso blitz arrivarono pronunce dei giudici. Secondo gli inquirenti, il traffico di droga era controllato dal gruppo Rinzivillo.

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