Inchiesta Ipab “Aldisio”, pm ribadisce richiesta di giudizio: riti alternativi per alcuni imputati

 
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Gela. La linea della procura non muta e il pm Luigi Lo Valvo, che proseguirà anche nel corso della prossima udienza, ribadisce la richiesta di rinvio a giudizio per tutti i coinvolti nell’inchiesta sull’Ipab Aldisio. Questa mattina, davanti al gup Francesca Pulvirenti, il pubblico ministero ha condotto un lungo intervento per perorare l’esito della complessa indagine. Si ipotizzano irregolarità gestionali e fino alla corruzione, anche per i rapporti contrattuali instaurati tra l’allora vertice della struttura, don Giovanni Tandurella, e la società “La Fenice”, che per un certo periodo ottenne la piena gestione di servizi e strutture interne. La richiesta di giudizio era già stata avanzata per le posizioni di tutti gli imputati. Tra gli altri, l’ingegnere Renato Mauro (riferimento de “La Fenice”), il consigliere comunale uscente Salvatore Scerra (ha corso per le amministrative come candidato a sindaco), il dirigente di Fratelli d’Italia Sandra Bennici (lasciò l’assise civica proprio a seguito dell’inchiesta) e lo stesso don Tandurella. Ci sono imputati che hanno fatto richiesta di giudizio abbreviato e le loro posizioni verranno valutate all’udienza prossima, fissata per ottobre. Sono davanti al gup, inoltre, il notaio Andrea Bartoli, Matteo Vella, Francesca Mendola, Rosario Moscato, Maria Palumbo, Giovanni Tirrito, Anna Rita Tandurella, Benedetto Decaro, Giovanni Decaro, Denny Decaro e la stessa società “La Fenice”. Sono già previste prossime udienze per ottobre e dicembre.

Il gup ha autorizzato l’ammissione di alcune parti civili, soprattutto ospiti dell’Ipab “Aldisio” e familiari, che posero la questione della destinazione dei lasciti in denaro elargiti e secondo i pm poi finiti nella disponibilità di Tandurella, che li avrebbe destinati anche a fini personali. Tutte accuse che imputati e difese respingono. La richiesta di costituzione di parte civile è stata avanzata dai legali Liliana Bellardita e Giuseppe Fiorenza. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Giacomo Ventura, Giovanna Zappulla, Flavio Sinatra, Valentina Lo Porto, Filippo Spina, Francesco Incardona, Elio Lembati e Ruggero Razza.

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