Inchiesta “Chimera”, riesame annulla per Brancato: esclusa aggravante mafiosa

 
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Gela. Le indagini sono state chiuse e si attendono le prossime determinazioni dei pm della Dda di Caltanissetta, che hanno condotto l’inchiesta “Chimera”, incentrata sul ruolo del clan di mafia dei Sanfilippo, a Mazzarino. Secondo gli investigatori, contatti per l’affare della droga ci sarebbero stati proprio tra i mazzarinesi e il gelese trentanovenne Emanuele Brancato, a sua volta coinvolto nel blitz. Prima, la Corte di Cassazione, e adesso i giudici del riesame di Caltanissetta, hanno però annullato l’ordinanza sul punto dell’aggravante mafiosa. I magistrati nisseni hanno infatti seguito la stessa linea dei giudici capitolini, accogliendo il ricorso della difesa, sostenuta dall’avvocato Giacomo Ventura. Brancato rimane detenuto ma anche il riesame ha escluso l’aggravante mafiosa. Il difensore del trentanovenne ha richiamato anche precedenti decisioni, su fatti di droga contestati allo stesso Brancato (che ha subito condanne), nelle quali però non si è mai fatto riferimento a possibili legami con i clan, che lui stesso ha negato in fase di indagine.

Secondo questa impostazione, non avrebbe mai avuto rapporti con il gruppo di mafia dei Sanfillippo né può ritenersi un associato. La Cassazione aveva proprio rinviato al riesame, affinché si esprimesse nuovamente sul punto dei presunti collegamenti con il gruppo di mafia.

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