Gela. Il gup del tribunale deciderà anche sulle prime eccezioni difensive sollevate e per questa ragione in aula si tornerà il prossimo dicembre. In totale, sono ventuno gli imputati, tutti coinvolti nell’inchiesta “Cave canem”, attraverso la quale i pm della procura e i poliziotti del commissariato arrivarono ad individuare i presunti responsabili di diversi furti, in abitazioni e garage della città, che avrebbero messo le mani anche nello spaccio di droga. Durante l’inchiesta, è stato individuato un tentativo di sequestro di persona, con un giovane che venne costretto con la forza a salire su una vettura, probabilmente per uno sgarro non accettato dai presunti capi del gruppo.
Alcuni dei coinvolti, spalleggiati da minorenni (attualmente sotto procedimento davanti ai giudici del tribunale di Caltanissetta), riuscirono ad entrare in un’abitazione del centro storico, portando via un armadio blindato, che conteneva diverse armi e munizioni. Provvedimenti restrittivi vennero eseguiti nei confronti di Carmelo Ascia, Salvatore Perna, Giuseppe Migliore e Salvatore Curvà. Insieme a loro, dal gup sono diciassette i presunti complici.