Gela. I lavori vengono svolti ma sotto l’osservazione di consulenti e tecnici nominati dai magistrati della procura. Sta andando avanti in questo modo il cantiere avviato nell’area dell’impianto coking 1 colpito da un incendio lo scorso 15 marzo.
I supervisori, così, cercano di garantire il rispetto di tutti parametri imposti agli operatori del gruppo Eni per mettere in sicurezza gli impianti ed impedire nuove situazioni di pericolo.
Allo stato attuale, comunque, la zona teatro del rogo rimane sotto sequestro. Accertamenti d’indagine, inoltre, sono ancora in corso nei pressi della centrale termoelettrica, dove ha perso la vita l’operaio edile cinquantaquattrenne Antonio Vizzini.