“Incendio a pochi metri da un volto dello Stato”, Giudice: “Città violentata da antimafia parolaia”

 
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Il sindacalista Cgil Ignazio Giudice

Gela. L’incendio che ha distrutto l’automobile del consigliere comunale Gabriele Pellegrino, secondo il sindacalista della Cgil regionale Ignazio Giudice, è ancora più grave perché costituisce un ulteriore affronto allo Stato. Le fiamme infatti sia lo scorso maggio che ieri sera sono state appiccate a pochi metri dalla sede della compagnia della guardia di finanza. “Il buio porta incendi – dice Giudice – ciò che più mi sorprende dell’ultimo ai danni del consigliere Pellegrino è la vicinanza, parliamo di qualche metro, alla compagnia della guardia di finanza. È grave incendiare, lo diventa ancora di più se avviene a due passi da uno dei volti dello Stato”. Giudice non dimentica neanche il velo, rivelatosi poi del tutto fatuo, che la “primavera” dell’antimafia aveva posto sulla città, diventata capitale anche di una certa politica.

“Il tutto accade in questa città, la sesta della Sicilia, famosa per essere stata violentata prima dalla mafia e poi dall’antimafia parolaia e carrierista”, conclude.

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